Ecco a voi l’intervista rilasciata da Helispin a “Mad in Italy”.
Potete trovarla anche sul blog: “Il salotto del caffè”
– Fondata nel 2008, Helispin può definirsi una giovane impresa. Come nasce l’idea di avviare questa nuova attività imprenditoriale?
“Helispin” nasce dalla passione per l’elicottero e per il volo. Ispiratore della società è il Comandante Iro Rovedatti, pilota professionista e tecnico di elicottero. E’ una persona esemplare sotto tutti i punti di vista, sia come imprenditore che come lavoratore. Si è buttato anima e cuore in questa impresa.
Io (Mauro Fancoli) mi posso definire il suo Compagno di “viaggio”, pilota privato e piccolo imprenditore, sono appassionato di volo e di aviazione. Grazie al mio lavoro su internet sto creando il network di professionisti-società-università essenziale per lo sviluppo dell’impresa.
– Perché Helispin può definirsi un’azienda Mad?
Ci siamo messi in gioco in un momento storico difficile. Abbiamo pensato di fare impresa, ma non pensavamo che potesse essere proprio nel vero senso della parola, cioè un’avventura. Potevamo lasciare perdere, ma le sfide ci piacciono e così giorno dopo giorno siamo andati avanti . Se non si è un pò, come dire, MAD non si trova la forza e la motivazione per essere ancora qua.
– Promuovere la cultura e lo sviluppo dell’aviazione e più in particolare dell’elicottero. Questi sono i vostri obiettivi. Qual è la risposta della clientela verso le vostre proposte?
Ottima! Le persone che vengono a fare le nostre esperienze rimangono sempre contente e si appassionano. Il mix di accoglienza, spiegazione e poi di pratica è quello vincente. Comunque ci vuole sempre la persona giusta che ti fa sentire a tuo agio e qui il nostro pilota istruttore è il massimo. Adesso quello che ci manca per far decollare la nostra società è un pò di pubblicità.
– Quanto ha influito la crisi internazionale nel vostro settore e come avete reagito alle nuove difficoltà?
La ricerca dei finanziamenti e del credito non è mai cosa semplice, devi convincere le banche e/o gli investitori che hai in mano l’idea vincente e soprattutto le capacità per realizzarla. La prima difficoltà che si è presentata è stata quindi quella della ricerca di fondi aggravata dalla non favorevole congiuntura dal punto di vista economico (crisi del Settembre 2008). Si può dire che le difficoltà sono una costante del nostro quotidiano e quando non ci sono ci sembra già un successo. Certamente la crisi ha ridotto le possibilità economiche delle persone e quindi i potenziali clienti.
– Se tu facessi parte del nuovo Governo, quale sarebbe la tua ricetta per aiutare e tutelare oggi i giovani imprenditori italiani?
Le imprese, per andare avanti, prima di tutto, dovrebbero pagare meno tasse per la società e per i dipendenti. Per noi è un problema assumere dei ragazzi giovani appunto per le troppe tasse che bisogna pagare. Essendo la pressione fiscale così alta tantissime ditte chiudono e si trasferiscono all’estero e queste sono quelle più fortunate. E’ inutile predicare bene e razzolare male. Ci sono dei dati di fatto dell’andamento dell’economia, i numeri ce lo confermano. Basterebbe poco: lotta agli sprechi e una giustizia fiscale.
– Se avessi la possibilità di parlare con un consulente, quale consiglio gli chiederesti per far funzionare meglio la tua attività imprenditoriale?
Una volta che la società si è strutturata dal punto di vista operativo, poi quello che serve è una strategia comunicativa. Un consulente di marketing e di comunicazione, magari digitale, sarebbe una risorsa perfetta. Quello che chiederemmo è come raggiungere il maggior numero di persone con una spesa contenuta. Il nostro motto infatti è ottenere il massimo col minimo.
E allora cosa aspettate?
Scegliete la vostra esperienza sul nostro catalogo e venite a volare!
A presto!!
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